Sììììììììì, ancora, mi farai morire cosi, sìììììì, non smettere, sto venendo. AAAHHH.
Spengo il video.
Spengo la tele.
Carne. Genitali priapeschi. Erezioni. Sudore. Balistiche eiaculazioni.
Tutto quel sesso mi gira in testa e mi frastorna come uno stormo di corvi strepitanti.
Queste cassette mi sfiniscono e stremano.
È oramai solo un rituale introduttivo che cornpio quotidianamente prima di masturbarmi.
Prima guardo la cassetta e poi mi masturbo.
II film serve solo come antipasto.
Le seghe che mi sparo hanno perso il rigore della realtà per diventare astratte e ispirate a principi complessi, metafisici.
II bene e il male, la vita, la riproduzione, la duplicazione del DNA, la morte, Dio.
Oggi però ho bisogno di qualcosa di più terreno.
Vorrei sentire un corpo agitarsi sotto il mio.
Vorrei venire in qualcosa di diverso della mia mano.
Non vorrei che il mio sperma finisse nel cesso.
Vorrei morire dentro qualcosa che sbatte le gambe.
Giro per casa indeciso.
Deciso solo ad appagare le voglie torbide che mi si muo vono nel cranio come selvatiche fiere alienate dalla cattivita.
Mi faccio una doccia.
L'acqua scorre sul mio corpo, cola in lucide strisce e questo invece di placarmi mi eccita ancor di più.
Vecchio babbuino frustrato che non sei altro.