1
In piscina
Guarardo ragazze del secondo turno nuotare nelle mie Inde neuromagnetiche. Sono seduta ai bordi della piscina. Nuotano a rana, tre per corsia, ventiquattro te-tt che si immergono e fanno capolino a ritmo. All'improvviso però questa frase mi attraversa la testa e mi domanda che cose l'amore. Che cose l'amore in genette, al di là dei casi particolari che ci legano a questa a quella persona. Sto pensando a cosa può significale insomma il fatto che... Di colpo la massa azzurra love nuotano i corpi delle ragazze sparisce. In un attimo la piscina si svuota. Senza più sostegno, i corpi delle ragazze precipitano sul fondo. Rimbalzano sull'imbottitura, i cuscini spugnosi sono così soffici che le inghiottono come se affondassero nella gelatina. Le ragazze guardano in alto, verso l'istruttrice, non capiscono cos'hanno combinato di tanto grave per essersi meniate questo black-out di neuroenergia. Una ragazza In costume viola invece continua il movimento a rana anche sul fondo della piscina, come se niente fosse. Lo la apposta, chiaro. Allarga le braccia, apre e stringe le l'ambe. Striscia a rana sul fondo della piscina fino alla scaletta. Tre o quattro le stanno intorno, in piedi, ridacchiano. Camminano saltellando sui cuscini imbottiti in fondo alla piscina. Salgono tutte su per i gradini, mi sfilano davanti in silenzio. Qualcuna mi dà un'occhiata di traverso.
— Se fosse veramente innamorata non avrebbe questi cali di tensione — la ragazza in costume viola parla all'orecchio dell'ultima della fila. Troppo forte e chiaro per essere un pettegolezzo sottovoce.
Ho staccato il cavo dall'inguine, mi sono alzata. L'istruttrice si avvicina senza dire una parola.
—È la terza volta, oggi — lo dico io per lei. Tanto vale ammetterlo subito. Non ho nessuna voglia di rimproveri.
—Vedi di rilassarti. Fatti un po' una nuotata anche tu — l'istruttrice mi parla con la faccia seria. Ma non è severa, è dispiaciuta. Si siede sulla mia sedia, raccoglie il cavo e lo connette alla nuca. — Non ridere. Sono una primitiva, io. — Sta controllando di averlo fissato bene sotto la cuffia. Poi si fa sentire da tutte le altre: — Forza, si continua. Posso reggere almeno per un quarto d'ora. Se non ce la faccio vi avverto. — La piscina si riempie in un attimo di una polpa marrone a strisce gialle.