Tales of Mystery and Imagination

Tales of Mystery and Imagination

" Tales of Mystery and Imagination es un blog sin ánimo de lucro cuyo único fin consiste en rendir justo homenaje a los escritores de terror, ciencia-ficción y fantasía del mundo. Los derechos de los textos que aquí aparecen pertenecen a cada autor.

Las imágenes han sido obtenidas de la red y son de dominio público. No obstante, si alguien tiene derecho reservado sobre alguna de ellas y se siente perjudicado por su publicación, por favor, no dude en comunicárnoslo.

Showing posts with label Barbara Garlaschelli. Show all posts
Showing posts with label Barbara Garlaschelli. Show all posts

Barbara Garlaschelli: Loraine




Il primo ceffone la fa volare sulla poltrona con la stessa leggerezza di un foglio di giornale nel vento.
Si rannicchia su se stessa, le braccia a contenere le ginocchia contro il petto. Nella penombra della stanza lo guarda avanzare di alcuni passi, come un’onda lunga.
“Adesso mi ripeti dove lo hai incontrato e me lo ripeti con calma”. Henry le si para davanti, immenso e invalicabile, come le montagne d’inverno.
“Non ci pensare a scappare. Non ci pensare nemmeno o ti sbriciolo come un biscotto”.
“Va bene, Henry” sussurra Loraine e prende fiato dopo essersi passata la lingua sulle labbra gonfie. “La prima volta è stato due anni fa”. La sua voce assomiglia a un soffio di vento.
Henry la colpisce di nuovo con violenza.
Loraine si schiaccia contro lo schienale della poltrona. Non urla, non piange. Si raccoglie ancora di più su se stessa, un mucchietto di ossa vestito di chiffon nero nel nero della stanza.
“La prima volta è stato due anni fa” ripete, questa volta con tono deciso.
“Dove?”
“A quella festa di carnevale da Alain”.
Henry strizza gli occhi nello sforzo di ricordare.

Barbara Garlaschelli: Prima della rivolta




II corpo, uno scienziato del Centro Sperimentale, fu ritrovato al confine della Zona Scarti, dieci anni prima il Quartiere Gallaratese.
Era stato colpito alla testa da ripetuti colpi di un'arma contundente e sembrava che le gambe fossero pas­sate attraverso un'affettatrice. Numerosi altri colpi era­no stati inferti all'altezza dell'addome.
Uno spettacolo penoso.
  Uno spettacolo penoso — disse il commissario Falce. Alzò gli occhi dal cadavere steso sul marciapiede e li fece vagare attorno. Una serie di palazzi quasi tutti dello stesso colore circondavano il prato spoglio dove era stato ritrovato il corpo.
Il commissario sollevò il bavero dell'impermeabile. Una pioggerellina sottile e ghiacciata gli stava martoriando il collo.
  Sbrighiamoci — disse, rivolgendosi agli uomini vicino a lui.
Non gli piaceva stare lì. Quel posto era ormai fuori da qualsiasi controllo e se non fosse stato per il fatto che il morto era uno degli alti papaveri, col cavolo che ci sarebbe venuto.
Restò fermo, scrutandosi nervosamente intorno, in­tanto che gli uomini finivano di fare i loro rilevamenti. Il cadavere venne caricato su una vecchia autoambulanza che si allontanò nel buio, a sirene spiegate. Nes­sun mezzo di trasporto che appartenesse alla nuova ge­nerazione veniva utilizzato nella Zona Scarti. L'ultimo era stato bersagliato da decine di molotov. Non ne era rimasto altro che una carcassa fumante.
"D'altronde" pensò il commissario "a chi importava di entrare in quel quartiere?" Non certo ai pochi che erano rimasti a vivere in Superficie: l'elite, i veri potenti, la crème de la crème della società. Gli altri, quelli che vivevano "sotto" avevano ben altre preoccupazioni. E se quel quartiere lo avevano denominato Zona Scarti, una ragione c'era, no?

Tales of Mystery and Imagination